Monte Ziccher
e
Bocchetta di Sant'Antonio

Val Vigezzo

 

 

 

Periodo consigliato : Da maggio a ottobre.

Attrezzatura : Comode scarpe da montagna e abbigliamento sportivo.

Tempo di percorrenza : 4.00h/4.30h di passo calmo e senza considerare le soste.

Dislivello : Totale 1496m (salita e discesa) --- Parcheggio - Alpe Blizz +65m --- Alpe Blizz - Pragrande +98m --- Pragrande - Bocchetta di Sant'Antonio +550m --- Bocchetta di Sant'Antonio - Monte Ziccher + 35m.

Strutture : Rifugio Blizz 28852 Craveggia Loc. Alpe Blizz +39.0347.9237754.

Come raggiungere il parcheggio del Blizz : Con l'autostrada Voltri-Sempione , proseguiamo sulla superstrada direzione Sempione, imbocchiamo l’uscita per Masera e Valle Vigezzo e seguiamo la strada statale per la Valle Vigezzo. Arrivati a Santa Maria Maggiore si prende la strada che si stacca sulla sinistra alla nuova rotonda per Vocogno-Toceno-Craveggia, e da qui si seguono le indicazioni per La Vasca-Alpe Blizz dove si arriva dopo pochi chilometri d'auto.

 

La strada termina in un piccolo ma capiente parcheggio a quota circa 1217m, dove sulla sinistra sono ben visibili i cartelli indicatori delle varie mete, tra cui il Monte Ziccher nostro obbiettivo odierno.
Dopo parecchio tempo di inattivita per varie vicissitudini, finalmente oggi torno in montagna, la giornata è serena e calda, infiliamo gli scarponi e gli zaini e partiamo.
Il sentiero parte proprio dove sono infissi i cartelli indicatori, infilandosi subito nel bosco, portandoci ad attraversare un recente ponticello dopo 5 minuti.

Dopo il ponte, il sentiero prende a salire immediatamente su pendenze impegnative, all'interno del bosco che si fa fitto e scuro, piegando dapprima a sinistra e poi a destra.
Bisogna rompere subito il fiato, e Nazareno sempre in forma, detta il passo.
In breve raggiungiamo l'Alpe Blizz (1282m)(15/20 min).

Posto che per la sua facile raggiungibiltà permette a chiunque di gustarsi panorami e relax, all'ombra del rigoglioso bosco.
Qui proprio all'entrata dell'alpe ci accoglie il bell'oratorio, e dietro il Rifugio Blizz (per info: +39.0347.9237754 ) con adiacente l'agriturismo "La Bricola" di recente ristrutturazione.
Sulla balconata del Rifugio, guardando verso ovest, nella direzione del nostro arrivo, si apre già un panorama notevole sulla Val Vigezzo, con i suoi centri e le sue cime, mentre sullo sfondo la catena del Monte Rosa.

Ripartiamo, salendo nel bosco alla sinistra dell'Alpe Blizz, usciamo subito in una radura, disseminata di baite vecchie e qualcuna ben riattata, sulla destra verso est, a farla da padrone li a un passo è l'imponente parete del Gridone o Limidario.

Il sentiero sale ora allo scoperto, su pendenze abbastanza impegnative, tra le casere disseminate sui prati aperti, in breve raggiungiamo un nucleo più cospicuo è questo Pragrande (1380m)(25/35min).
Dove scorgiamo dei giovani "carpentieri" intenti alla costruzione di una casa sull'albero, che ci indicano la direzione giusta per la nostra meta.

Sulla destra dell'alpe si stacca il sentiero, che si infila in piano all'interno di un bosco nuovamente fitto.
Dopo alcune decine di metri la traccia piega a sinistra e prende a salire in modo deciso, sempre all'interno del bosco.
Dapprima passiamo alcune vecchie baite dove il bosco in parte si dirada, quindi riprendiamo a salire nella vegetazione abbondante.
Il sentiero si fa più marcato, e per qualche tratto spiana ormai nel bosco meno fitto di larici, dove attira la nostra attenzione il fantasma di un larice fulminato (45/55min).

Difficile dare dei punti di riferimento, non vi sono ne costruzioni ne cartelli in questo tratto, tuttavia il sentiero è sempre molto evidente e segnato dai classici colori Bianco-Rosso del C.A.I.
La visuale è più aperta e si possono trovare punti di riferimento nelle vette circostanti.
Dopo alcuni minuti, il bosco torna più denso, e il sottobosco lussureggiante, il sentiero ad un tratto piega decisamente a sinistra su pendenze accentuate, e si riinmerge tra l'ombra dei larici.
La traccia scavalca in breve il costolone che scende dallo Ziccher, e sull'altro versante in salita costante e in traverso raggiunge la Bocchetta di Sant'Antonio (1930m)(1.50/2.10 h).

Proprio sul passo si trovano la cappelletta e il rifugio, sul quale è posta una targa in memoria di tre finanzieri caduti durante il periodo bellico nel 1941.
Di fronte a noi si apre la Val Onsernone, da noi percorsa e recensita, sulla sinistra i contrafforti di Cima Sassone, di fronte sulla destra la doppia cuspide di Cima di Caneto e il sottostante omonimo Alpe Caneto.
Tutto alla nostra destra, vediamo la cresta con traccia abbastanza visibile, che sale al Monte Ziccher.
Iniziamo a salire passando una piccola croce in ferro all'inizio della cresta, e seguiamo il sentiero che piega verso sinistra.
Approdiamo ad un passaggio breve ma delicato, un canalino franoso precipita verso la bocchetta, mentre dall'altro lato si apre un precipizio.
Il passaggio è solo di un paio di metri, ma sottilie e con terriccio friabile, bisogna procedere con prudenza e attenzione.
Giunti sul lato opposto, la traccia torna marcata, e su magri prati verticali piegando verso sinistra sulla sommità, sale rapidamente alla piccola croce di vetta del Monte Ziccher (1965m)(2.00/2.20 h).

Il panorama complice la bella giornata, appare mirabile.
Verso nord-est fa capolino il Lago Maggiore e Ascona, chiuso sulla destra dalla cresta del Gridone che precipita verso il lago.

Verso sud-ovest, si stende tutta la Val Vigezzo, sulla sinistra la Val Loana con la Laurasca e La Cima, la Val di Basso con il Pizzo Ragno, sulla destra la Colma di Craveggia, il Trubbio e Cima Sassone, sullo sfondo sua Maestà il Rosa.

Appagati iniziamo la discesa, che decidiamo effettuare proseguendo sulla parte della cresta verso sud-est, per eseguire un breve anello attorno al costolone che scende dalla vetta, senza così tornare alla bocchetta.
Tuttavia il sentiero che sulla carta appare ben segnalato, scompare ben presto, decidiamo di scendere per l'ampio pratone in direttissima, per poi entrare nel bosco ancora rado piegando verso destra in direzione del costolone appena citato.
Dopo alcuni minuti di cammino nel bosco, ritroviamo il santiero di salita proprio dove inizia lo strappo che porta sul lato opposto del costolone.
E' evidente che il sentiero segnalato sulla carta, è ormai pressochè inglobato dal sottobosco, poco male ora è sufficiente seguire in discesa il sentiero percorso all'andata per tornare all'Alpe Blizz e al parcheggio(1217m) dopo circa (4.00h/4.30h).
Bella escursione che richiede un po di allenamento, di facile orientamento se si percorre il sentiero della Bocchetta di Sant'Antonio, che richiede invece un minimo di esperienza se si sale o scende direttamente in vetta per la mancanza di tracce evidenti.

Un ringraziamento agli escursionisti di giornata Nazareno e Dario.

 

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