Ciclismo-Materiali
Qualche
consiglio su cosa portare quando usciamo in bicicletta,
come alimentarsi e come vestirsi.
Attrezzatura:
Prima cosa direi qualche chiave
a brugola, esistono in commercio dei kit tipo
coltellino svizzero che comprendono le chiavi a brugola
delle misure più utilizzate sulle biciclette, e un
cacciavite piatto e uno a stella.
Più che sufficiente per piccoli interventi volanti.
Il kit per il cambio della camera
d'aria, composto da due
levette che facilitano l'operazione di scalzo
del copertoncino, e naturalmente la camera
d'aria di scorta.
Non dimentichiamo una piccola pompa
portatile, o se preferite le piccolissime bombolette
caricate ad anidride carbonica, che portano in pochissimi
istanti la gomma alla giusta pressione.
Le bombolette hanno il vantaggio di essere poco ingombranti,
ma lo svantaggio di essere monouso, quindi se potete portatene
due, e soprattutto coprite il corpo bomboletta con del nastro,
perchè durante l'utilizzo la reazione chimica fa
si che la bomboletta stessa si ricopra di freddissimo ghiaccio.
Un computer di quelli
che si trovano in commercio ormai a prezzi abbordabilissimi,
sarà utile per tenere sotto controllo molti dati
preziosi.
Soprattutto nelle prime uscite sapere quanti chilometri
abbiamo percorso e quindi quanti ci spettano ancora per
tornare, quanto tempo è passato dall'inizio della
nostra gita, possono rivelarsi fondamentali per non trovarsi
in difficoltà eccessive al ritorno.
La bicicletta deve
essere adatta alle nostre misure antropometriche, fatevi
spiegare bene i motivi per i quali vi propongono un bici
anzichè un altra.
Biciclette di misure sbagliate, possono causare i disturbi
fisici più impensati, dalla schiena alle ginocchia
o alle fasce muscolari ecc..
Inoltre scegliete una bicicletta, rapportata alle vostre
capacità, se siete dei modesti amatori, spendere
tanti soldi in più per una bicicletta che pesa qualche
etto in meno, è inutile.
Si trovano generalmente nelle fasce di mezzo ottimi rapporti
qualità prezzo, sia per i telai che per i gruppi
cambio freni.
I materiali (acciaio,
alluminio,carbonio), possono diventare importanti sopra
certi livelli, per semplici amatori è sempre meglio
guardare al portafoglio, ricordando che l'acciaio è
più elastico e resistente ma un po' più pesante,
mentre l'alluminio è più rigido e leggero
ma meno resistente.
Una buona sella che
non ci faccia soffrire e il gioco è fatto.
Anche per le scarpe
ci sono una miriade di offerte, importante è provarle
e assicurarsi che siano confortevoli, perchè ciò
che può sembrare un lieve fastidio in negozio, dopo
alcune ore di pedalata si può trasformare in autentico
tormento.
Infine ma indispensabile il casco,
che contrariamente a quello che molti pensano, non è
parte dell'abbigliamento, ma della nostra sicurezza.
In commercio se ne trovano di mille foggie e colori, importante
verificare che sia omologato, quindi scegliete quello che
più vi piace, che vi calza meglio, in ogni caso con
i materiali moderni saranno tutti traspiranti e leggerissimi.
NON CI SONO SCUSE PER NON USARLO
!!!
Abbigliamento:
Come detto per l'attrezzatura in commercio si trova di tutto
e di più.
I materiali ormai sono all'avanguardia, (windstopper,goretex,coolmax,ecc..),
in estate non ci sono
grossi problemi, ma è sempre meglio avere
magliette adatte alla traspirazione e magari
un sotto maglia di quelle retate,
per i pantaloni idem
con il fondello in materiale anallergico e antibatterico,
consiglio la salopette che si mantiene sempre in posizione
anche durante lo sforzo al contrario dei pantaloncini normali.
Calze traspiranti,
per non far cuocere i piedi nelle scarpette, e un paio di
guanti che aumentano
il grip sul manubrio e ritardano il cambio del nastro manubrio
della bici.
Un paio di fogli di giornale
ripiegati nella tasca posteriore della maglia, non occupano
spazio, ma infilati tra la maglia e il torace durante le
discese eviterà colpi di freddo dovuti al sudore
della salita, meglio di una giacchetta apposita.
Per chi non lascia la bicicletta nemmeno in autunno-inverno,
è necessario un buon giubbino
in goretex o windstopper
da indossare sopra una maglia
a maniche lunghe in micropile.
Si trovano pantaloni lunghi e
felpati se non volete spendere per materiali
più costosi, in quanto le gambe soffrono sempre un
po' di meno.
Guanti lunghi, un
buon copricapo e orecchie,
e non dimentichiamo i copri scarpe
fondamentali nelle stagioni fredde.
Alimentazione:
Difficile parlare di alimentazione, ognuno sa i propri problemi
legati all'alimentazione e alla digestione, quindi mi limito
ad alcune nozioni fondamentali.
Per lunghi
sforzi i carboidrati sono sempre i più
indicati, infatti questi zuccheri complessi (pane, pasta,
riso..) rilasciano progressivamente ciò che necessità
al fisico durante lo sforzo.
Indicativamente dovrebbero essere assunti
2/3 ore prima dell'attività.
Per sforzi brevi o durante gli
sforzi prolungati, vanno benissimo le barrette
energetiche che si trovano in commercio di ogni
gusto e quantità, personalmente consiglio la frutta
disidratata (secca) che si trova in comode confezioni
facili da trasportare e che contiene potassio molto utile
al lavoro muscolare (percentualmente l'albicocca è
il frutto con il maggior contenuto di potassio).
Per quanto riguarda il bere vanno
benissimo gli integratori salini
che si trovano ormai ovunque o bibite più complesse
che contengono anche zuccheri e quindi in grado di sostituire
le barrette sopra citate.
Programmare
l'uscita:
L'uscita va organizzata tenedo presente due cose, le nostre
capacità fisiche, e
quelle tecniche (in particolar modo per la MTB).
Se studiamo su una cartina
il percorso possiamo immediatamente renderci conto se il
chilometraggio,le percentuali di salita, il dislivello totale,
sono alla nostra portata, e nel caso della mtb se le difficoltà
tecniche del tracciato fanno per noi.
Un occhiata alle previsioni meteo,
specie per le uscite più lunghe, non guasta, in questi
casi un buon vecchio k-way torna sempre utile.
Fare attenzione al periodo dell'anno,
in quanto le nostre bici da corsa o MTB generalmente, non
sono dotate di fanali o catarifrangenti, quindi meglio non
andare mai incontro al buio.
Se possibile non uscire da soli
e comunque portarsi il telefonino,
una crisi fisica, la sfortuna di più forature, qualche
problema meccanico, potrebbero rendere impossibile il rientro.
Come
al solito tutto questo non è mirato a scoraggiare
ma a rendere più confortevole e sicuro, la pratica
del ciclismo.
Queste informazioni sono frutto
dell'esperienza personale di
Forte, e devono essere prese come un indicazione di
massima senza nessun obbligo, in quanto la responsabilità
sulla strada è sempre e solo personale.