Giro
di allenamento su due laghi
Percorso
:
Intra-Trobaso-Bieno-Mergozzo-Fondotoce-Pallanza-Intra
Distanza :
Km 32
Tempo
: h. 1.45
Rapporti
: max 39/19 - min 53/13
Difficoltà :
facile
Salite
:
Bivio
Santino- Bieno : ----Distanza 1.6 Km----Dislivello 70 mt.----Pendenza
media 4.4 %----Pendenza massima 6 %
Discese
:
Bieno-Fondotoce
: ----Distanza 2.5 Km----Dislivello 157 mt.----Pendenza
media 6.3%----Pendenza massima 7 %
Partendo dal vecchio imbarcadero di
Intra ci dirigiamo verso Nord, dopo alcune centinaia
di metri al semaforo, giriamo a sinistra, percorriamo C.so.
Cobianchi e C.so. Cairoli e sempre dritti raggiungiamo in
falsopiano Trobaso.
Alla piazzetta saliamo a destra, sopra noi intravediamo
Miazzina, dopo aver superato la chiesa, al bivio scendiamo
a sinistra e al crocevia successivo prendiamo a destra al
semaforo.
Un tratto pianeggiante ci porta a superare il ponte sul
torrente San Bernardino,
la montagna che spicca sullo sfondo è il monte
Massone, al bivio per la Val
Grande proseguiamo dritti, verso la salita che
si addentra nel bosco del Monte
Rosso.
Un paio di ampi tornati ci portano in prossimità
della chiesetta di Bieno.
Diritto davanti a noi vediamo il Montorfano
ed i monti della Valle Strona,
mentre sulla destra possiamo ammirare le montagne
ossolane.
Iniziamo una comoda discesa, sempre all'ombra del bosco,
che ci consente di raggiungere i 60 Km/h.
Un paio di ampie curve ci portano al bivio di Fondotoce,
Prendiamo la prima a destra per costeggiare poco dopo il
piccolo ma suggestivo lago di
Mergozzo.
Tra i Pioppi secolari e bianchi salici in un comodo tratto
pianeggiante arriviamo all'abitato di Mergozzo.
L'enorme pianta che si trova sulla destra della piazza,
prima di imboccare la salitella, è un famoso olmo
secolare.
All'uscita del paese, al bivio svoltiamo a sinistra, superato
il ponte ferroviario, ci inoltriamo nel verde che costeggia
il Montorfano.
Quando sulla destra intravediamo il fiume Toce,
siamo in prossimità del bivio che ci porta alla ss34,
prendiamo a sinistra.
Da quì in poi massima attenzione e prudenza, in quanto
il traffico è sempre intenso.
Lasciata la montagna bianca, per le numerose cave di granito,
passiamo sotto il ponte della ferrovia del Sempione raggiungiamo
la rotonda di Fondotoce.
Siamo quindi tornati sul lago
Maggiore, manteniamo la statale, superiamo il
semaforo della Beata Giovannina con la sua consueta salitella,
lasciamo poi correre la bici giù fino alla rotonda
di Pallanza.
Continuiamo dritti in leggera discesa sino a raggiungere
di nuovo il lago nei pressi di Villa
Taranto, affrontiamo con lena il falso piano
e il ponte sul torrente San Bernardino,
perchè ormai l'arrivo è prossimo.
Superata di slancio la rotonda di Intra
eccoci di nuovo al vecchio imbarcadero e alla meta.
Un giro tranquillo che ci permette di verificare le nostre
condizioni e di toccare in breve tempo due bei laghi.