Alpe Pala
Percorso : Intra-Trobaso-Cambiasca-Miazzina-Alpe Pala e ritorno
Distanza : km 24,6
Tempo : 1.30/1.40h
Rapporti : max 39/25 - min 53/12
Difficoltà : medio/difficile
Salite :
Trobaso-Cambiasca : Distanza km 1,5 ---Dislivello mt. 50 ---Pendenza media 4%---Pendenza massima 9/10%
Cambiasca-Alpe Pala : Distanza km 7 --- Dislivello mt. 573---Pendenza media 8%---Pendenza massima 12%
Discese :
Le salite qui sopra con segno opposto.
Lasciata Intra
imbarcadero vecchio in direzione nord giriamo a sinistra
al semaforo e percorriamo C.so. Cobianchi quindi C.so.
Cairoli e C.so Repubblica sempre dritti e raggiungiamo
Trobaso(3.5km).
In piazzetta usciamo alla strada in fondo a destra,
e raggiungiamo una rotonda, imboccando l'uscita che
sale sulla sinistra.
Dopo aver superato il cimitero, al bivio stop , svoltiamo
a destra in salita.
Qualche centinaio di metri di rampa duretta e, all'altezza
della chiesa del Carmine
ci manteniamo sulla destra, evitando il centro di Cambiasca(4.6km).
Sopra di noi fanno capolino le piccole case arroccate
di Comero.
Al nuovo bivio pieghiamo a sinistra, e pochi metri dopo
subito a destra chiare indicazioni per Miazzina
e Alpe Pala.
Inizia qui la vera e propria salita per l'Alpe Pala.
Nel primo tratto, fino a Comero,
la salita è subito difficoltosa, le pendenze
sono intorno al 10%, dopo l'abitato si fa un po più
abbordabile con lunghi rettilinei e ampi tornanti.
La salita è ora costante, la strada larga e le
curve ampie, nonostante la folta vegetazione il tracciato
resta però spesso allo scoperto e nelle giornate
di sole estivo le difficoltà si accentuano.
Dopo circa 4.5 km si arriva all'Eremo di Miazzina,
ex sanatorio e ora apprezzato centro di cura e convalescenza
dove si trovano cure specialistiche, ma soprattutto
aria salubre per i polmoni.
Ancora 1.5Km e si arriva a Miazzina(10,1km).
Nella piazzetta sulla destra c'è una fontanella
se siete a corto di acqua.
Inizia ora la parte più dura della nostra salita,
mancano circa 1,9Km alla meta, ma ci faranno sudare.
Proseguiamo dritti, mantenendo sempre la strada che
sale e ignorando un paio di strade sulla sinistra, dopo
circa 400m un bivio con chiare indicazioni per l'Alpe
Pala sale sulla destra.
Da qui sono circa 1,5 km e sono quelli più duri,
la strada parte subito con forte pendenza.
Si abbandonano le ultime case di Miazzina si pedala
ancora per qualche centinaio di metri al sole, per addentrarsi
subito dopo nel bosco.
Da bivio appena lasciato la media è del 9% e
raggiunge punte massime del 12% negli ultimi 500 m.
Unica consolazione è data dall'ombra che mitiga
in parte le sofferenze.
Non c'è respiro, bisogna spingere sui pedali
e alzarsi per rilanciare, quando il bosco si interrompe
e appaiono delle case, il gioco è fatto, superiamo
la curva successiva e il piazzale dell'Alpe Pala appare
a circa 300m da noi.
Giunti
al piazzale dell'Alpe Pala(12km),
sul balcone che guarda verso il lago possiamo rifarci
con un fantastico panorama, e riempire la borraccia
alla vicina fontana.
Chi preferisse maggior comfort, può accomodarsi
al ristorante-bar "La Baita" che domina la
piazzetta.
Per chi avesse ancora fiato e forza, ricordo dell'esistenza
di un ultimo tratto, di circa km 1,6 (quello che porta
alla Cappella Fina, a quota 1101 m slm).
In quest'ultimo tratto la pendenza
media è del 14% ma una terrificante rampa al
20% mette a repentaglio l'equilibrio e la forza di gravità
si sale a velocità limite del 5-6 km/h.
L'arrivo della salita coincide con un piazzale sterrato
al centro del quale sorge la Cappella
Fina, dove partono numerosi circuiti escursionistici
verso la Val Grande: notevole il panorama, a sud verso
il Verbano e il lago Maggiore a nord verso
le montagne della Val Grande.
Il ritorno avviene per lo stesso percorso di salita,
prestando attenzione nel primo tratto di discesa dall'Alpe
Pala dove il manto è in ottime condizioni ma
la strada è stretta e le curve ceche.
Dopo Miazzina come detto per la salita, la strada è
larga e i tornanti ampi, il manto buono e ci si può
divertire a lasciare andare la bici sino a punte di
70Km/h per i più coraggiosi, ricordando tuttavia
che la prudenza non è mai troppa.
Giunti nei pressi del cimitero di Trobaso,
si può al bivio andare a sinistra come per l'andata,
ma un senso unico ci impedisce di tornare in centro
paese e ci costringe a deviare verso Possaccio,
quindi dopo i lunghi rettilinei che portano al ponte
sul S.Giovanni, attraversiamolo e ci immettiamo alla
rotonda (sinistra) nell vecchio percorso.
Oppure al cimitero di Trobaso,
proseguiamo dritti, superiamo la rotonda sempre dritti
e con lunghi rettilinei in leggera discesa e proseguendo
sempre dritti alle rotonde riguadagnamo il lago, seguiamo
ora il lungo lago verso nord.
E in entrambi i casi torniamo a Intra(24.6km)
imbarcadero vecchio punto di partenza e arrivo della
nostra tappa.