Olio su cartone, cm 47,5 x 75 Sul retro iscrizione
a penna "Alpe di Devero Valle Antigorio Federico Ashton l Settembre
1878."
Comune di Domodossola, Civici Musei Dono alla Fondazione Galletti di Federico
Ashton.
Bibliografia: Redazione di Oscellana, a cura di, Primo elenco di opere
di Federico Ashton, in "Oscellana" n. 2, 1977, pag. 96.
L'Alpe Devero (1635 m.) è un altopiano di formazione glaciale che
nel corso dei secoli è stato bonificato canalizzandone le acque
fino a renderlo un'ampia prateria. "Fino all'inizio del secolo, tutta
l'alta valle del Devero era priva di centri invernali permanenti poi,
con l'avvio dei lavori di sfruttamento idroelettrico (diga di Codelago,
canale Devero-Forcola, condotta forzata e centrale di Goglio), hanno iniziato
ad essere abitati permanentemente Goglio e Devero (44 abitanti a Goglio
e 7 a Devero nel 1911)."
Oggi l'Alpe Devero è invece abitato tutto l'anno,
poiché negli ultimi decenni ha conosciuto una certa notorietà
turistica, tanto che dapprima è stato collegato a Goglio per mezzo
di una funivia, mentre ora è raggiungibile per mezzo di una strada
asfaltata che ha generato dibattiti. Al fine di salvaguardare l'area da
ulteriori e deleteri interventi dell'uomo, nel marzo del 1990 è
stato istituito il parco naturale dell'alpe Devero. "La perimetrazione
della nuova area protetta (6635 ettari) è contigua a quella di
Veglia e crea un'unica linea di protezione che corre dal Monte Leone (m
3553) alla Punta d'Arbola (m 3235). I1 parco di Devero è aggregato
a quello di Veglia il cui ente di gestione costituisce un unico istituto
di governo di una vasta area ambientale."
La veduta che Ashton ha eseguito in questo dipinto è presa dai
pressi dell'attuale ex Albergo Cervandone. Si osservano il torrente Devero
in primo piano, l'oratorio di San Bartolomeo, la grande casa della contessa,
il monte Cazzola dietro le case della località
Ai Ponti e il monte Cistella sullo sfondo a sinistra