Rifugio Gattascosa
(Notturna Ciaspole)
Val Bognanco

 

Periodo consigliato : dipende da quando nevica

Attrezzatura : Comode scarpe da montagna, racchette da neve, ghette, bastoni, abbigliamento sportivo.

Tempo di percorrenza : 3.15h/3.45h di passo calmo e senza considerare le soste

Dislivello : Totale 730m (salita e discesa) --- Alpe S.Bernardo-Lago di Ragozza +330m --- Lago di Ragozza-Rifugio Gattascosa +35m --- Rifugio Gattascosa-Alpe Monscera -22m --- Alpe Monscera-Alpe S.Bernardo -343m.

Strutture : Rifugio Gattascosa, gestito con 25 posti letto, tel. 0324/44804, abitazione 0324/24233.

Come Raggiungere l'Alpe San Bernardo: Da Verbania seguire le indicazioni per Gravellona Toce, quindi imboccare la superstrada in direzione Sempione-Domodossola, uscire allo svincolo per Domodossola e alla statale prendere a destra.
Alla prima rotonda passiamo sotto il cavalcavia ferroviario e subito dopo, alla seconda, prendiamo a sinistra chiare indicazioni per la Val Bognanco, proseguiamo sino ad incontrare una strada che taglia in perpendicolo quella percorsa e svoltiamo a sinistra.
Siamo ora sulla strada della Val Bognanco teniamo sempre la carreggiata principale, superiamo Bognanco e dopo alcuni chilometri di strada stretta e tortuosa arriviamo all'Alpe San Bernardo.

 

Qui all'Alpe San Bernardo (1628m), parcheggiamo la macchina lungo la strada a ritroso, perchè il parcheggio è già completo di auto, e anche sulla strada molte sono già parcheggiate con alcuni escursionisti intenti a preparasi. Ok è sabato sera, è previsto bel tempo, c'è la luna piena, ma c'è più gente che in centro!! Ci prepariamo e scattiamo la prima foto davanti alla bella chiesetta dedicata appunto a San Bernardo.

San Bernardo

La bellissima giornata volge ormai al tramonto, non c'è una nuvola, la neve è abbondante, prepariamo gli zaini e senza indossare le ciaspole imbocchiamo la strada di fronte a noi ricoperta di neve ghiacciata.
Al bivio dopo pochi metri andiamo a sinistra e poco dopo nei pressi del parcheggio estivo, calziamo le ciaspole, e seguiamo le tracce di predecessori che si inoltrano nel bosco dove vi sono anche cartelli indicatori codice (D0) dai colori bianco-rosso del CAI, per il Lago di Ragozza e il Rifugio Gattascosa.
Certo in queste condizioni difficile trovare tutti i segnali, ma le tracce degli sci alpinisti sono inconfondibili, almeno per ora che c'è ancora un po di luce...
All'interno di un bosco sale dolcemente quella che d'estate è un ampia mulattiera , dopo circa 10min arriviamo ad un bivio, anche se in questa stagione è praticamente invisibile, noi seguiamo le tracce che salgono ora un poco più ripide sulla destra, perchè quella sulla sinistra ci porterebbe in pochi minuti al piccolo Lago d'Arza (1742m).
Deviazione che comunque ci farebbe perdere poco tempo.
Saliamo ora un poco più decisamente sempre all'interno di un bosco dominato dai larici, al margine di un solco tra la neve che nasconde un piccolo ruscello.
La luce cala rapidamente e in pochi minuti nel bosco siamo già nella quasi totale oscurità.

bosco

La salita è regolare, in una radura ci concediamo una pausa, mentre la luna sorge alle nostre spalle.
Questa escursione ce la sogniamo da tempo, nottata limpida, luna splendente, finalmente si realizza.

stelle

Riprendiamo, ora la salita si fa in qualche tratto più impegnativa, quando il sentiero spiana, sbuchiamo dalla vegetazione in una larga radura.
E' questa la Torbiera di Gattascosa (1831m) (45/50min).

torbiera gattascosa

La Torbiera è solcata da numerosi rigagnoli e dal ruscello che abbiamo già costeggiato più in basso, che ad un osservazione attenta possono essere ben notati anche in queste condizioni di innevamento.
La vista, nonostante il buio, grazie alla luna piena, è notevole le cime della
Val Bognanco ci circondano, il Pizzo Pioltone domina il centro della scena.
Allo scoperto senza il riparo del bosco, ora il vento si fa sentire.
Attraversiamo il pianoro, la traccia sempre molto evidente si impenna, in fondo alla radura sulla sinistra, tra un rado bosco di larici.

salita verso il lago

La fatica inizia a farsi sentire la pendenza è notevole, ma per fortuna non troppo prolungata, mentre il vento ora si fa sferzante, approdiamo al Lago di Ragozza (1958m) (1.10h/1.20h).
Il lago completamente coperto dalla neve, è pressochè invisibile se no se ne conosce l'esistenza.

Sopra di noi la Cima di Verosso, le cui pareti franose hanno occluso l'uscita del lago, trasformando il bacino sottostante in torbiera.
Se in primavera questo posto è fantastico per i suoi colori vivaci, in autunno invece regala scorci dalle tinte tenui ma ugualmente emozionanti, ora in inverno la pace regna sotto una coltre di neve.
Seguiamo la traccia che sale al margine del lago e ci appare il Rifugio Gattascosa (1993m) (1.40h/1.50h) che raggiungiamo in pochi minuti.

Rifugio Gattascosa

Il Rifugio Gattascosa dispone di 25 posti letto è gestito e può essere un ottimo punto d'appoggio sia per mangiare nelle gite di un giorno, sia per pernottare qualche giorno usandolo come punto di partenza per il trekking dei laghi della Val Bognanco.
Caratteristico il modo di accatastare la legna tagliata in piccoli pezzi a forma di panettone che ricorda le vecchie carbonaie, ora ricoperte di neve.
Dentro c'è il pienone delle grandi occasioni, per fortuna troviamo ancora un tavolino dove ci accomodiamo e diamo inizio alla meritata cena.

La tentazione di restare a dormire è grande, ma l'impegni ci richiamano a valle, fatte quattro chiacchiere con i gentili e disponibili nuovi gestori del rifugio, ci prepariamo per il ritorno.
Fuori ci attende una piacevole sorpresa, il vento è cessato e con lui il freddo pungente, la nottata è straordinariamente limpida e la luna ormai alta, risplende nel cielo illuminando tutto.

Uscendo dal rifugio, seguiamo l'ampia traccia che in piano segue verso sinistra, così da tornare dal lato opposto della valle, per completare l'anello ideale del sentiero.
Ammiriamo ancora il profilo del Pizzo Pioltone che ci sovrasta. Siamo ora su quella che in estate è la gippabile che dall'Alpe San Bernardo sale sul versante opposto della valle, e che passando per l'Alpe Monscera giunge al rifugio.
Camminiamo all'aperto tra piacevoli sali scendi, e superato un piccolo dosso procediamo tra tracce di sci alpinisti verso l'Alpe Monscera (1971m) (2.00h/2.10h) che raggiungiamo aggirandola sulla sinistra.

alpe monscera

Continuiamo a scendere seguendo tracce molto evidenti, rientriamo tra i larici fino a raggiungere quello che d'estate è un guado su un torrente che scende dal lago di Agro (2.45h/3.00h).
Ora sempre nel bosco più fitto, scendiamo su quella che in estate è una larga mulattiera, qua e la sfioriamo baite di varie dimensioni.
La traccia, che segue ormai un evidente strada tra il bosco, scende ripida in tornanti, sino a raggiungere l'Alpe Arza (1754m) (2.40h/2.50h).

Qui all'Alpe Arza è situato il nuovissimo Rifugio "Il Dosso", gestito con 6 stanze e 16 posti letto, facilmente raggiungibile a piedi da San Bernardo, ma anche in auto, in estate, con permesso rilasciato dal comune.

La traccia, ormai un evidente strada nel bosco, scende ripida in tornanti sino al ponte sul Rio Rasiga (2.50.0h/3.10h).

rio rasiga

Superato il ponte seguiamo la strada innevata che in costante salita ci riconduce all'Alpe San Bernardo e alla macchina dopo (3.15h/3.45h).
Escursione fantastica, grazie alla nottata tersa e alla luna piena, consigliata a chi ha un minimo di allenamento e che conosce i sentieri durante la stagione estiva, perchè la neve rende tutto molto diverso e più difficile l'orientamento.

Grazie agli escursionisti di giornata Danila, Fabrizio, Stefano e Dario.


[HOME] [FORUM] [CHI SIAMO] [ITINERARI] [LINK] [CONTATTI] [GALLERIA]

Sito ottimizzato per una risoluzione di 800X600 e testato con Explorer 8 e Mozilla Firefox 3.6
Copyright © 2011 ScioccoBlocco realizzato da Forte

[Valid RSS] Valid HTML 4.01 Transitional CSS Valido!