Pizzo
Pernice
Val Grande
Cappella Fina-Pizzo Pernice-Monte Todun-Cappella Fina
Periodo
consigliato :
da aprile a novembre
Attrezzatura
: comode scarpe da montagna e abbigliamento
sportivo
Tempo
di percorrenza :
2.15/2.30h di passo calmo e senza considerare le soste
Dislivello
: Totale 800 m (salita e discesa)---
Cappella Fina-Pizzo Pernice +4oom --- Pizzo Pernice-Monte
Todun -202m --- Monte Todun-Capella Fina -298m
Come
Raggiungere cappella Fina: Da Intra
andare a Trobaso quindi proseguire per la strada che
porta a Cambiasca, qui seguire le chiare indicazioni
per Miazzina, dopo circa 4km giunti a Miazzina attraversiamo
la piazza e prendiamo la strada che sale a destra
indicazioni per Alpe Pala.
Dopo circa 1,5km arriviamo a Pala, alla nostra sinistra
si inerpica l'unica strada che prima supera il memoriale
degli alpini ed infine approda a cappella Fina dopo
un paio di chilometri, dove finisce la strada asfaltata.
Per chi arriva dall'autostrada, all'uscita di Gravellona
Toce, seguire lo svincolo per Verbania, quindi a Fondotoce
dopo la rotonda direzione Verbania, salire a sinistra
per Bieno e ridiscendere fino a Trobaso e quindi seguire
l'itinerario sopra descritto.
Questa
semplice escursione ricalca nella prima parte l'itinerario
classico per il Pian Cavallone,
classico accesso per molte ascensioni alle montagne
del comprensorio verbanese della Valgrande.
Può essere effettuata comodamente al pomeriggio,
ideale breve gita da stagioni intermedie che concedono
con più frequenza giornate terse per apprezzare
il notevole panorama che si gode da questi luoghi.
Qui nell'ampio parcheggio sterrato contraddistinto
al centro dalla cappella
Fina (1100m), lasciamo l'auto e imbocchiamo
il largo sentiero gippabile che parte sul fondo.
Ignoriamo
il sentiero che subito sulla destra prosegue in piano,
il quale porta alla cappella di Porta a Caprezzo,
e dritti saliamo sulla comoda strada che si immerge
in un bosco.
Superiamo una cappelletta dedicata da un padre alla
memoria del figlio, quindi la deviazione per l'Alpe
Cavallotti, la strada diviene comoda mulattiera,
quindi marcatissimo sentiero, e arriviamo nei pressi
di una fontana ormai fuori dal bosco (30').
Se
il tempo vi assiste il panorama è già
notevole, Verbania
si stende sulle rive del Lago
Maggiore, il Monte
Rosso appare sulla destra e i monti
lombardi fanno da sfondo.
Per noi la giornata non è delle migliori.
Proseguiamo ora su battutissimo sentiero tanto che
i bordi risultano spesso 40cm più alti del
centro, da far sembrare il camminamento più
una trincea che una traccia.
Aggiriamo il Pizzo Pernice nostra meta che
è sopra alla nostra sinistra e ai margini di
un fittissimo e scuro bosco di abeti rossi arriviamo
alla lunga spianata che precede il Pian
Cavallone(45min).
Qui la vista si apre mirabile verso nord.
Da
sinistra a destra, il Monte
Rosa e i suoi ghiacci, i Corni
di Nibbio, il Proman,
più vicino a noi l'Alpe
Prà o Alpino
e la cresta che corre verso Cima
Sasso quindi Bocchetta
di Campo e il Pedum,
la testata frontale che divide Val
Pogallo da Val
Loana e Val
Cannobina con Laurasca,
Cimone di Cortechiuso,
Marsicce,
quindi a destra la dorsale con Monte
Zeda, Pizzo
Marona, Cima
Cugnacorta, Monte
Todano, Pian
Cavallone.
In questo punto un cartello indica chiaramente il
sentiero che scende verso Cicogna, non segnalato un
evidente traccia risale la larga cresta prativa che
torna in pratica nella direzione del nostro arrivo,
è questo il nostro sentiero.
Le pendenze si fanno più impegnative ma in
pochi minuti raggiungiamo l'omino di cima del Pizzo
Pernice(1500m)(1.00h).
Cima
secondaria e tra le ultime della Valgrande, che sempre
più arrotondate vanno scemando verso il Lago
Maggiore.
Tuttavia ottimo punto di osservazione che spazia sia
pure da modesta altitudine a 360° sul territorio
del Vco.
Ora il panorama si concede anche verso sud, ma sui
laghi la foschia è densa.
Il
Mottarone
e i monti che delimitano l'imbocco della Val
d'Ossola affiorano come fantasmi tra
le nebbie, presagi di desideri lontani.
Proseguiamo il nostro cammino, il sentiero prosegue
in cresta e allo scoperto inizia a scendere per poi
avanzare in falso piano hai margini di un bosco che
sale dal versante Pogallino.
Rapidamente raggiungiamo un piccola sella dove si
può ammirare Cicogna in fondo alla valle al
di la del fiume.
Qui un sentiero evidente ma senza indicazioni scende
nel bosco alla nostra sinistra, volendo ci riporta
seguendo la prima diramazione a sinistra incontrata
nuovamente sul sentiero principale del Cavallone percorso
all'andata oppure proseguendo all'Alpe Cavallotti
e poi al sentiero principale ma poco più in
basso.
Noi ignoriamo questa ipotesi e continuiamo in cresta
tra piccoli saliscendi poco sotto quota 1300m, tra
gli squarci della vegetazione dai colori incandescenti
tipici di questa stagione possiamo ammirare ancora
Cicogna
in basso e sopra l'Alpe
Prà (Alpino)
e Cima Sasso.
Arriviamo
così appena sotto la cima del Monte
Todun (1289m)(1.30/1.45h).
Cima che possiamo raggiungere in pochissimi minuti.
I cartelli sono cancellati dalle intemperie, comunque
un marcatissimo sentiero scende a tornanti sulla sinistra.
In una decina di minuti approdiamo su una larga mulattiera,
un cartello indica chiaramente sulla sinistra Cappella
Fina.
Da qui in leggera discesa prima su largo sentiero
e poi sulla strada forestale in costruzione torniamo
a Cappella Fina nostro punto di partenza e arrivo
(2.15/2.30h).
Facile giro ad anello alla portata di tutti, consigliato
in primavera e autunno perchè fattibile in
mezza giornata, che consente grandi panorami.
Grazie
agli escursionisti di giornata Dario e Fabrizio.