ESCURSIONISMO-MATERIALI-ALLENAMENTO
Per
Escursionismo si intende la gita effettuata in giornata,
su facili sentieri, generalmente segnalati, che permettono
di raggiungere comodi punti di appoggio, come ad esempio
rifugi o cappellette, laghi o cime di monti.
L'ALLENAMENTO :
Anche l'Escursionismo, che può essere praticato da
tutti, richiede una certa preparazione fisica e comunque
un po' di allenamento, soprattutto se le gite prevedono
il superamento di dislivelli notevoli.
Generalmente, nei cartelli che si trovano sui sentieri o
nella descrizione della gita riportata sulle guide, è
indicata la lunghezza del percorso espressa in ore di cammino
o in metri di dislivello (i cartelli sono sempre abbondanti
nei tempi).
Per convenzione la media di percorrenza è di 350
m di dislivello in un'ora di cammino in salita, mentre la
metà del tempo per l'identico tragitto in discesa.
Se i cartelli per la gita prevedono 2 ore di cammino, si
intende l'andata e quindi calcolate bene le forze per affrontare
il ritorno senza sofferenze.
Tuttavia la montagna offre gite per tutti i livelli di preparazione.
Gite brevi per chi è alle prime armi su sentieri
o per chi desidera fare una bella passeggiata con la famiglia
o i figli più piccoli.
Scegliete la gita in funzione delle vostre capacità,
tutte le guide indicano il grado di difficoltà complessivo
dell'itinerario secondo sigle convenzionali (
difficoltà).
Quando si parla di trekking, si intende l'escursionismo
con permanenza in montagna per alcuni giorni, con pernottamento
in tenda o nei rifugi.
IL MATERIALE PER L'ESCURSIONISMO:
Una
passeggiata nei monti non richiede molta attrezzatura, però
bisogna essere sempre pronti ed equipaggiati per qualsiasi
emergenza, una repentina variazione meteorologica od un
terreno un pò più impegnativo di quanto si
pensasse possono essere causa di pericolo se affrontati
con improvvisazione.
CALZATURE:
Non risparmiate su una scarpa che poi, a metà gita,
ci può far soffrire.
Alle volte un prezzo troppo basso significa materiale scadente,
soprattutto in termini di suola, il marchio "vibram",
in genere, è una garanzia.
Non è invece indispensabile avere una calzatura goretex.
All' atto dell'acquisto utilizzate dei calzettoni spessi,
calzate gli scarponi quanto più potete, girando in
lungo e in largo, a casa, teneteli ancora ai piedi.
Si può scegliere tra i classici scarponi e le scarpe
da trekking o avvicinamento alla montagna, quest'ultime
sono le più indicate per escursioni in giornata con
difficoltà non eccessive.
INDUMENTI:
In commercio ormai si trovano vari tessuti che permettono
una corretta traspirazione della pelle e che asciugano in
poco tempo: capilene, pile, wind stopper, goretex .
Il consiglio è vestirsi a cipolla cioè e strati,
per vestirsi o spogliarsi a seconda delle condizioni meteo
che, possono cambiare in fretta.
Tratti al sole si alternano a tratti al vento o all'ombra,
determinando subito sensazioni di freddo.
Sconsigliati i jeans, perchè non respingono il vento,
non trattengono la temperatura corporea, con pioggia o neve
sono lentissimi ad asciugare.
Portatevi guanti e cappello, la testa è quella che
disperde più calore, un poncho, di quelli larghi
che coprono anche lo zaino, e un ricambio, calze, pantaloni
e maglietta, da lasciare in macchina o, in caso di trekking,
da tenere nello zaino.
E' consigliabile tenere gli indumenti in un sacchetto di
plastica per proteggerli da eventuali acquazzoni.
Non dimentichiamo comunque una buona giacca, piumino o giacca
in goretex, che ci ripari dal vento o dall'umido, gli indumenti
in gore-tex proteggono dal vento ma non dal freddo, il buon
vecchio maglione è sempre il migliore in questi casi.
LO
ZAINO:
Le possibilità sono molte.
Per la gita di una giornata non servono grosse sacche, uno
zaino da 35-40 litri è abbastanza versatile è
può contenere tutto quello che occorre senza dover
comprimere l'attrezzatura e l'abbigliamento.
Anche se la gita prevede poche ore di cammino, mettiamo
nello zaino qualche cosa da mangiare e, soprattutto, da
bere.
Al posto delle borracce, vanno benissimo le bottigliette
d'acqua di plastica già usate.
Per il cibo difficile dare consigli se non quello di evitare
alimentazioni troppo salate e soprattutto poco digeribili.
Ognuno di noi conosce i propri limiti alimentari e i vari
problemi riguardanti la digestione.
Una tavoletta di cioccolato, può risolvere, soprattutto
verso la fine della fatica gli zuccheri vengono assimilati
subito, ed utilizzati immediatamente dall'organismo, gli
zuccheri complessi, ovvero carboidrati, pane e pasta, sono
più adatti agli sforzi prolungati.
Qualche
consiglio:
Procuratevi un fischietto da tenere in tasca, può
capitare di trovarsi improvvisamente in mezzo alla nebbia
o di aver bisogno di aiuto.
Se un compagno di gita si perdesse o fosse necessario segnalare
la propria posizione in caso di richiesta di soccorso, gridare
aiuto a squarcia gola affatica ed il fiato a disposizione
si esaurisce in fretta.
Segnalare la propria presenza utilizzando un fischietto
è sicuramente meno stancante, anche per lungo tempo.
Infine una torcia che permette di seguire meglio il sentiero
se colti dal buio ( ma se non si conosce la zona è
consigliabile fermarsi ed attendere i soccorsi ) e permette
di segnalare la nostra posizione durante la notte oltre
al suddetto fischietto.
Un
ringraziamento per le preziose informazioni a Carlo Gozzi
www.montagnapertutti.it