Come
raggiungere Fondovalle : Da Verbania, andare
in direzione di Fondotoce e quindi di Gravellona.
Prendere la superstrada per Domodossola fino all'uscita
Crodo-Valle Formazza.
Imboccata la statale superare Crodo, Baceno e Premia fino
a raggiungere la Valle Formazza.
Superati i nove tornanti delle casse, si arriva nell'altipiano
formazzino, e la prima frazione è proprio Fondovalle.
Qui
a Fondovalle
(1220m), lasciamo l'auto nei pressi di un campeggio situato
all'ingresso del paese, e attraversiamo un ponte sulla destra,
che supera il fiume Toce
il quale da pochi chilometri ha iniziato la sua corsa verso
il Lago Maggiore.
Attraversiamo
il piccolo agglomerato e incontriamo una larga strada prativa
che seguiamo sulla destra.
Questa strada non è altro che la pista per lo sci
di fondo, sport principe nell'inverno formazzino.
Dopo pochissimi metri, sulla sinistra, un cartello consunto
di divieto di accendere fuochi e un segnale bianco-rosso
del C.A.I. su di una pianta indicano l'imbocco del nostro
sentiero.
Immerso nel bosco il sentiero piega a destra e sale gradualmente,
sino a portare sulla strada di accesso all'acquedotto, che
vedremo poco sopra (10min).
Raggiungiamo l'acquedotto e proseguiamo sul sentiero che
riparte alle sue spalle.
Ora la salita si fa impegnativa, all'interno di un fitto
bosco di abeti rossi guadagnamo quota rapidamente, superiamo
un rigagnolo e in un raro squarcio tra la vegetazione ammiriamo
Fondovalle e la Val
Formazza.
Continuiamo
a salire, e dopo aver guadato un ruscello, usciamo dal bosco
e raggiungiamo l'Alpe Stavello
(1594m)(50min/1.00h).
L'Alpe
è formato da pochi ruderi, uno dei quali coperto
da tettoia per riparo d'emergenza.
Voltandoci verso la direzione del nostro arrivo, possiamo
vedere Fondovalle e in particolare il Lago
Antillone.
Proseguiamo l'ascesa ora in un ampio vallone aperto, dove
alla nostra destra scorre il torrente, e su buona pendenza
ci dirigiamo verso il bosco che vediamo sopra di noi.
Entrati nel bosco, dominato dai larici, le pendenze si accentuano,
pieghiamo verso destra, un camoscio ci attraversa la strada
e dopo un traverso, sbuchiamo dalla vegetazione ormai sulle
sponde del torrente Ribo,
nei pressi del bivio per il Passo
di Bosco (1930m circa)(1.50/2.00h).
Passo
che conduce a Bosco Gurin in Val Maggia insediamento Walser.
Una Coturnice prende il volo proprio sotto il nostro naso.
Qui possiamo vedere tutto il percorso dell'alta valle del
torrente Ribo e quello che ci aspetta fino
alla meta.
Infatti noi seguendo il sentiero che in pratica segue il
letto del torrente, e ignorando la traccia per il passo
di Bosco, riprendiamo a salire ormai su prati aperti, arrivando
ad un larga conca (2070m circa)(2.10h/2.20h).
Posto
adatto ad una sosta ristoratrice, e se non fate troppo rumore
frequentato da sospettosissime marmotte che noi abbiamo
avuto la fortuna di immortalare.
Ormai siamo in vista della nostra prima meta, alcuni ometti
e segni di vernice bianco-rosso, ci conducono in direzione
del canale pietroso percorso dal torrente.
Il
canale ancora ricoperto da abbondanti nevai, lo si percorre
sul lato sinistro, usando prudenza in quanto il terreno
è molto friabile e le pendenze elevate.
Il sentiero che passa di fronte ad una cascata spettacolare
che scopriremo nascere dal lago soprastante, piega a destra
guadando un rigagnolo e in pochissimi minuti di salita ci
fa approdare sulle sponde del Lago
Superiore(2254m)(2.45h/3.00h).
Il
lago ancora parzialmente ghiacciato è di una bellezza
mozzafiato e ripaga ampiamente la fatica.
Il Lago Superiore
è di origine glaciale, con i suoi 35m di profondità
e i suoi quasi 5 ettari di superficie è il secondo
lago naturale della Val Formazza.
Per i pescatori, ricordo la presenza di trote che solo nei
mesi più caldi sono meglio disposte alla cattura.
La posizione del lago è molto caratteristica, con
un lato sovrastato dalle pareti strapiombanti del Pizzo
Stella e l' altro che precipita improvviso nella valle sottostante,
formando la cascata.
Dopo la meritata pausa pranzo, decidiamo di raggiungere
il passo che è ben visibile verso nord.
Il dislivello è limitato e lasciamo gli zaini al
lago.
Il sentiero segnalato dai soliti colori bianco-rosso parte
esattamente nella zona di arrivo del sentiero appena percorso
per raggiungere il lago.
Le pendenze sono subito notevoli, dapprima su magri prati.
Raggiungiamo
una motta da dove la panoramica sul Lago
Superiore e la valle è magnifica.
Quindi tra il Pizzo Biela e
il Pizzo Stella, su sfasciumi
e nevai abbondanti dove è consigliato prestare attenzione
per il rischio di scivolate, raggiungiamo il Passo
Hendar Furggu(2419m)(3.15h/3.30h).
Dove
corre il confineItalo-Svizzero,
e ci affacciamo sulla valle che porta a Grossalp
e sempre a Bosco Gurin in Val Maggia.
Da qui il ritorno avviene per lo sesso percorso fatto all'andata,
fino a tornare a Fondovalle
dopo (6.00h/6.30h).
Escursione molto bella per la pochissima frequentazione
antropica, per la numerosa fauna incontrata, e per uno dei
più bei laghi sin qui visti, ma abbastanza faticosa
per il buon dislivello e le pendenze sempre impegnative.
Un
grazie agli escursionisti di giornata Elia, Flavio, Francesco,
Fabrizio, Dario, e uno speciale ad Alessio per i suoi primi
1000m di dislivello.