Attrezzatura
: Comode scarpe da montagna e abbigliamento
sportivo.
Tempo
di percorrenza : 4.30h/5.00h (salita e discesa)
di passo calmo e senza considerare le soste
Dislivello
: Totale 1696m (salita e discesa) --- Cheggio(1497m)-alpe
Curzel(1626m) +129m-- alpe Curzel(1626m)-alpe Bisi(1806m)
+180m-- alpe Bisi(1806m)-alpe Pasquale(1957m) +151m -- alpe
Pasquale(1957m)-alpe Pianei(2179m) + 222m --- alpe Pianei(2179m)-
lago inferiore di Pianei(2323m) +144m --- lago inferiore
di Pianei(2323m) - lago superiore di Pianei(2345m) +22m.
Strutture
: Rifugio CAI sezione Città di Novara
(apertura giugno settembre) all'alpe Cheggio, albergo ristorante
Alpino alpe Cheggio 0324/575975.
Come
raggiungere Cheggio: Con
l'autostrada Voltri-Sempione e quindi la superstrada in
direzione Domodossola, prendere l'uscita di Villadossola,
giunti sulla statale tornare a sinistra verso il centro
paese, dopo circa 400m lasciare la strada principale e seguire
la strada che sale sulla destra chiare indicazioni per la
Valle Antrona.
Seguire tutta la valle arrivati ad Antrona Piana, continuiamo
sulla strada principale che volge a destra e supera la chiesa,
dopo alcuni chilometri di strada a tornanti eccoci a Cheggio.
A
Cheggio(1497m),
splendido alpeggio costituito da belle e ben rifinite case
per le vacanze e da un paio di piccole ma accoglienti strutture
alberghiere, lasciamo la macchina alla fine della strada
in un comodo parcheggio sterrato.
Di
fronte a noi cattura subito lo sguardo il muraglione gradonato
della diga del lago di Cheggio
o lago dell'alpe dei Cavalli,
e proprio sulla destra pochi metri prima dello sbarramento
artificiale parte il nostro sentiero ben segnalato dai colori
bianco e rosso del CAI e dalla sigla C26.
Il
lago artificiale di Cheggio, che chiude il bacino dell'alta
valle Loranco, era già in precedenza un piccolo lago
naturale dove era posta l'alpe Cavalli ora sommersa
dalle acque della diga.
Diga realizzata tra il 1922 e il 1926 dalla società
Edison, come scritto al centro della murata.
Il bacino ha una superficie di 5 ettari e una capacità
di 6,9 milioni di metri cubi.
Il sentiero parte subito su pendenze impegnative, alzandosi
sopra la diga, al limitare di un bosco dominato dai larici
raggiunge rapidamete l'alpe
Curzel(1626m)(10/15min).
Qui poco sopra l'alpe il sentiero spiana, e in un traverso
all'interno del bosco costeggia alto il lago di Cheggio,
fino a trovare l'intersezione con la traccia che sulla destra
sale verso i laghetti.
Qui tra gli squarci del bosco si può ammirare una
fantastica vista sul Pizzo
Andolla e piu a destra sulla Weissmies,
per l'occasione sotto una incredibile nuvola che sembra
voler fargli da coperta.
Il
sentiero torna a farsi impegnativo, tra i prati di un canalino
perveniamo su di un piccolo motto, a ciò che resta
dell'alpe Bisi(1806m)(40/45min).
Lo sguardo è attratto giù dal verde smeraldo
del lago di Cheggio, sovrastato dalla Forcolaccia.
Imbocchiamo
ora il vallone Pasquale,
la salita è abbordabile, la vista sul fondo valle superlativa.
Superiamo
ora un ruscello e su sentiero che si fa ripido arriviamo
all'alpe Pasquale(1956m)
(1.00/1.15h).
Proseguiamo
sulla sinistra del torrente, ci immettiamo ora in un canalone
erboso assai irto che ci conduce ai ruderi dell'alpe
Pianei(2179m)(1.35/1.50h).
Puntando ora verso destra, si procede verso la Bocchetta
di Pianei, nel piano sottostante il passo voltando ancora
a destra si arriva al Lago
inferiore di Pianei (2323m)(2.00/2.15h).
Il
panorama è notevole cime di altitudini rispettabili
ci circondano, la val Bognanco si apre verso nord.
Buon posto per il meritato pranzo.
Da
qui tenendo ancora la destra e in lieve salita arriviamo
brevemente al lago superiore
di Pianei(2345m)(2.15/2.30h).
I due
laghi di Pianei che prendono il nome dall'alpe sottostante
sono di origine glaciale e si trovano nei declivi pianeggianti
(appunto "Pianei") del Pizzo
Montalto, e sono perlopiu alimentati dai
piccoli nevai che resistono fino a tarda stagione a causa
dell'esposizione a nord-ovest.
Da qui il ritorno avviene per lo stesso percorso dell'andata,
che ci riporta a Cheggio
dopo (4.30/5.00h).
Escursione di media difficoltà, e a causa delle frequenti
e ripide rampe consigliata a chi ha un minimo di allenamento.
Grazie
agli escursionisti di giornata Elisa, Flavio, Fabrizio e
Dario.