Val Loana

Patqueso - Alpe Cortino - La Cima - Testa del Mater

(CIASPOLE)

 

 

Periodo consigliato : Dipende dall'innevamento.

Attrezzatura : Comode scarpe da montagna, racchette da neve, ghette, bastoni e abbigliamento sportivo.

Tempo di percorrenza : 3.40h/4.00h di passo calmo e senza considerare le soste .

Dislivello : Totale 1476m (salita e discesa)--- Patqueso -Alpe Cortino +369m --- Alpe Cortino -La Cima +333m --- La Cima -Testa del Mater +36m.

Strutture : A.P.T. ufficio di Santa Maria Maggiore Tel.0324/95091, CAI Valle Vigezzo, piazza Risorgimento, 28038 S. Maria Maggiore (VB), tel. 032494737, Rifugio Nigritella Alpe Cortino tel. 0324 92456 6 posti letto.

Come raggiungere la Val Loana : La Val Loana è facilmente raggiungibile con la strada statale per la Valle Vigezzo che si imbocca direttamente all'uscita per Masera e Valle Vigezzo della superstrada, oppure con il trenino della Vigezzina in partenza da Domodossola.
Raggiunto Malesco attraversare il paese e all'uscita dopo la chiesa prendere al bivio a destra.
Circa a metà strada della Val Loana nei pressi di Patqueso si parcheggiano le vetture.

 

A Patqueso (1108m), dove noterete sulla sinistra la nuova strada per l'Alpe Cortino, poco più avanti sempre a sinistra troverete uno spiazzo con una piccola tettoia e panchina recentemente pitturata di celeste, dove lasciare l'auto.
Oggi 1 aprile, anzichè lo scherzo tradizionale ci concediamo un escursione, dopo lungo tempo di impegni più impellenti ma meno divertenti.
Decidiamo di percorrere la strada che in occasione dell'ultima nostra gita non era ancora terminata, e quindi torniamo sui nostri passi per un centinaio di metri e la imbocchiamo superando la sbarra.

La strada subito in salita, ma abbordabile, si inoltra nel bosco che ormai dato l'inizio di primavera è secco.
Dopo qualche minuto, compare un insidioso strato di neve-ghiaccio, che persiste sul piano della strada favorito dalla poca pendenza, mentre tutt' attorno è secco e pulito.

Procediamo con circospezione, per evitare dolorose e fantoziane cadute, poco dopo, circa 25 minuti dalla partenza incrociamo il vecchio sentiero che decidiamo di seguire.
Certamente più ripido, ma pulito e diretto, guadagna velocemente quota nel bosco, per sbucare nella radura dell'Alpe Cortino(1477m) (45/55min).

Qui all'Alpe Cortino vi è il rifugio NIGRITELLA di Melini Giordano tel. 0324 92456 6 posti letto .
Verso nord si apre uno scenario fantastico, da sinistra :
- La Scheggia, La Pioda, La Piana di Vigezzo, la Bocchetta di Sant'Antonio, da dove si entra abitualmente in Vall' Onsernone alla quale abbiamo dedicato una recensione (Vall' Onsernone).

Dopo una breve pausa calziamo le ciaspole, qui la neve torna improvvisamente padrona, e ripartiamo dopo aver scambiato due chiacchiere con signore proprietario di una piccola ma ben ristrutturata baita.
Subito dietro l'alpeggio parte il sentiero, teniamo la mulattiera che sulla destra raggiunge in breve una piccola costruzione, probabilmente un pozzetto per l'acqua e quindi svoltiamo a sinistra inoltrandoci nel bosco.
La salita si fa un po più impegnativa, prestiamo attenzione ai tronchi dove noterete i segni BIANCO-ROSSO del C.A.I. che ci guidano verso la nostra meta.
La neve è crostosa e si procede senza sprofondare.

Approssimandoci alla vetta, la pendenza si fa sempre più impegnativa, e la fatica si fa sentire, la giornata calda primaverile non da certo una mano.
L'ultimo tratto per uscire dal bosco, mette a dura prova le gambe poco allenate di questa stagione scarsa di escursioni.
Ma una volta all'aperto, seguendo la brevissima cresta raggiungiamo la croce de La Cima (1810m) (1.45/2.00h).

La giornata è magnifica, il panorama che si apre a 360° è superbo.
Verso nord tutta la Val Vigezzo si stende sotto di noi, con i suoi monti che la separano dalla Vall'Agarina e dalla Vall'Onsernone, sulla destra l'inizio delle Centovalli con la maestosa cupola del Santuario della Madonna di Re e il Gridone o Limidario che la separa dalla Val Cannobina.

Verso sud alla nostra sinistra la Zeda e quindi li a un passo la Testa del Mater, quindi la Val Loana con il Cimone di Cortechiuso e Laurasca, la Val di Basso con il Pizzo Ragno.
Qui la neve è ancora abbondante soprattutto nella conca che ospita Scaredi.

Rifocillati e appagati dal panorama, diamo un occhiata alla vicinissima Testa del Mater....

La tentazione è forte e ha la meglio, lasciati gli zaini decidiamo di raggiungerla.
Superiamo una piccola chiazza erbosa e rinforcate le ciaspole, superiamo il breve sali scendi che ci porta all'attacco della cresta.
Un vero muro, ma riposati e senza zaini in breve siamo in vetta alla Testa del Mater(1846m) (2.10/2.20h).

Da dove possiamo ben vedere La Cima appena lasciata.
Sotto di noi alla sinistra verso est si apre la Val Cannobina, con Finero, una miriade di alpeggi sparsi sui due lati della valle e la traccia della carrozzabile che scende verso il lago Maggiore.
Mentre sulla destra di nuovo la Val di Basso, e quasi di fronte, seguendo la dorsale percorsa, ancora la Val Loana, con il loro alpeggi e il fiume che scorre giù in fondo.
Da qui il ritorno avviene per lo stesso percorso dell'andata, recuperati gli zaini a La Cima, torniamo quindi all'Alpe Cortino dove ci fermiamo ancora per una pausa a rimirare ciò che ci circonda e a gustarci il caldo sole di primavera.

Quindi tornati nel bosco seguiamo il sentiero, per evitare le insidiose placche di ghiaccio sulla strada agricola percorsa all'andata e tornare a Patqueso(1108m) e all'auto (3.40h/4.00h).
Escursione abbastanza facile per orientamento e che richiede un minimo di allenamento, almeno nel periodo primaverile-estivo, ma in presenza di neve abbondante da non sottovalutare.

Grazie agli escursionisti di giornata Riccardo e Dario.

 

[HOME] [FORUM] [CHI SIAMO] [ITINERARI] [LINK] [CONTATTI] [GALLERIA]

Sito ottimizzato per una risoluzione di 800X600 e testato con Explorer 6 e Netscape 7
Copyright © 2003 ScioccoBlocco realizzato da Bilbo