Attrezzatura
: Attrezzatura da scialpinismo, vestiti
leggeri per la salita e ricambio più giacca da
sci per la discesa, zaino con cartina, pala, sonda, arva
se l'avete, scorta di cibo e acqua.
Tempo
di percorrenza : 3.00h/3.30h salita e
discesa di passo calmo e senza considerare le soste
Dislivello
: Totale 1380m(salita e discesa) --- Alpe
Devero - Alpe Misanco, Alpe Misanco - Monte Cazzola al
ritorno gli stessi dislivelli di segno opposto.
Strutture
: Alla piana del Devero si trovano diverse
strutture sia per il semplice pasto che per il pernotto
http://www.alpedevero.it/
Come
Raggiungere l'Alpe Devero : Da
Milano con l'autostrada A8 Milano-Laghi, che si congiunge
poi con la A26 in direzione Gravellona Toce.
Da Torino con l'autostrada A4 e poi con la A26 in direzione
Gravellona Toce.
Da Verbania raggiungere Gravellona Toce imboccare la superstrada
in direzione Sempione, dopo circa 30km dopo Domodossola
imboccare l'uscita per Devero e Val Formazza, seguire
la statale e arrivati a Baceno, al bivio tenere la sinistra
(a destra si va in Val Formazza), quindi superate un paio
di piccole frazioni la strada si impenna e superati molti
tornanti e le due gallerie si arriva all'Alpe Devero.
All'Alpe
Devero (1640m) lasciamo la macchina nel
comodo parcheggio sotterraneo di recente costruzione,
e risaliamo la stradina che si insinua tra le prime baite
dell'alpe, neve permettendo possiamo già mettere
gli sci.
Dopo pochi metri ci troviamo di fronte ad un piccolo ponticello,
noi non lo attraversiamo ma andiamo a sinistra in piano
e dopo circa 300m arriviamo agli impianti da sci rimodernati
un paio di anni fa.
Lasciando gli impianti sulla sinistra, iniziamo a camminare
in piano verso il nucleo di baite che chiude verso il
rio Buscagna la piana del Devero.
La
neve caduta nei giorni precedenti è abbondante e
pesante, per fortuna ci sono tracce che ci precedono e riducono
un po la fatica dell'avvanzamento.
Dopo il nucleo di baite la traccia piega a sinistra e inizia
a salire nel bosco.
Su mezza costa tra le piante e il fiume che scorre in basso
a destra, si sale zigzagando in uno spazio abbastanza stretto.
Alla
nostra destra si vedono belle cascate di ghiaccio e appena
velato dalle nuvole la vetta del Cervandone
che sbuca tra le piante.
Proseguiamo sempre nel bosco la salita si fa più
ripida, per poi spianare per un breve tratto.
Siamo
al ponticello in legno sul Rio
Buscagna (25/30min), che regala belle forme
con acqua, neve e ghiaccio.
Riprendiamo a salire nel bosco, il sole non ha ancora raggiunto
la conca dove ci troviamo e il freddo nonostante la fatica
è pungente.
Sbuchiamo in una piccola radura.
E'
questa la radura dell'Alpe
Misanco (45/50 min) che raggiungiamo in
breve, il sole inizia a lambire i tetti delle baite.
Voltandoci verso la direzione del nostro arrivo (nord) possiamo
ammirare già un bello scorcio panoramico.
Il
Pizzo Crampiolo
domina la piana del Devero,
dove possiamo vedere l'Alpe
Crampiolo e il Lago
di Devero, nonchè sulla sfondo i
monti che separano Devero dalla Val
Formazza.
Qui all'Alpe Misanco sommerso dalla neve lo scenario è
incantato.
Riprendiamo a salire di nuovo nel bosco la salita si fa
impegnativa, Flavio ormai caldo detta il ritmo sempre tecnico
ed elegante, per me inizia la sofferenza...
Il bosco si dirada velocemente, ora all'aperto e al sole
si sta meglio, ma le pendenze ormai non lasciano più
respiro, percorriamo la conca con più di un metro
e mezzo di neve che ci porta all'altezza dell'arrivo degli
impianti di sci (1.30/1.40h).
Siamo
ormai allo scoperto, sulla cuspide finale, lasciamo gli
impianti alla nostra sinistra, la meta è ormai in
vista, su neve ora ventata e crostosa, risaliamo a vista
con ultimo sforzo in direzione della vetta, mentre il tempo
si copre.
In breve eccoci in vetta al Monte
Cazzola (2330m)(2.00/2.15h).
Finalmente
ci rilassiamo, mangiamo qualcosa e facciamo due chiacchiere
con i molti sci alpinisti che hanno raggiunto la vetta come
noi.
Il cielo si riapre un po e tutto intorno lo spettacolo dei
monti è impagabile.
Verso
nord lo sguardo spazia dal Pizzo
Crampiolo al lago
di Devero al passo Scattaminoia
alla corona Troggi
e alle altre cime che dividono Devero
dalla Val Formazza,
difronte a noi a poca distanza coperti dalle nuvole il Cistella
e il Diei.
Verso
sud possiamo vedere gli impianti sciistici di San
Domenico e in lontananza come un'apparizione
tra le nuvole, la punta inconfondibile del Pizzo
Andolla.
Infiliamo gli sci e iniziamo la discesa, che vista la neve
pesante si preannuncia faticosa come la salita.
Il percorso sarà esattamente quello dell'ascesa.
Scesi dalla cima dove la neve e dura entriamo nella conca
alla sinistra degli impianti, qui la neve è molta
e pesante ma la mancanza di vegetazione ci permette di tentare
qualche curva...
Flavio
dall'alto della sua esperienza disegna qualche curva morbida,
io provo a seguirlo.
In questo primo tratto anche se molto faticosamente si riesce
ancora a sciare, poi entrati nel bosco gli spazi si restringono.
Torniamo
di nuovo all'Alpe Misanco,
sciando su neve umida e tra il fitto bosco, ho bisogno di
tutta la mia esperienza.
La fatica di questa discesa è notevole, le energie
iniziano a scarseggiare, ancora nel bosco ripassiamo al
ponticello sul Rio Buscagna.
Poi dopo qualche passaggio stretto e un paio di piccoli
guadi sul sentiero estivo raggiungiamo di nuovo la piana
dell'Alpe Devero
(1640m)(3.00h/3.30h).
E'
tornato il sole, la piana è bellissima e ovattata
nella neve fresca, siamo stanchi ma appagati ci meritiamo
un lauto pranzo al rifugio.
Escursione facile per chi è allenato, tanto che i
più esperti la usano come allenamento o test sulla
condizione, ma che non va presa alla leggera da chi si accosta
a questo bellissimo sport per la prima volta, dato un buon
dislivello e la discesa per buona parte nel bosco.
Un
grazie agli escursionisti di giornata Flavio e Dario.