Alpe Casaravera
Valle Antrona

 

 

Periodo consigliato : Da aprile a ottobre

Attrezzatura : Comode scarpe da montagna e abbigliamento sportivo.

Tempo di percorrenza : 1.30h/2.00h (salita e discesa) di passo calmo e senza considerare le soste

Dislivello : Totale 148m (salita e discesa) --- Alpe Pradurino - Alpe Ortighe +68m --- Alpe Ortighe - Alpe Casaravera + 6m --- il ritorno avviene per le stesse località con dislivelli invertiti.

Come raggiungere Montescheno: Con l'autostrada Voltri-Sempione e quindi la superstrada in direzione Domodossola, prendere l'uscita di Villadossola, giunti sulla statale alla rotonda tornare a sinistra verso il centro paese, dopo circa 400m alla rotonda lasciare la strada principale e seguire sulla destra chiare indicazioni per la Valle Antrona.
Subito dopo la frazione di Cresti seguire la strada che si stacca sulla destra per Montescheno, superato il paese proseguiamo sino al termine della strada dove inizia una gippabile.

 

Giunti a Montescheno (710m) grazie alla presenza di una "guida locale" imbocchiamo la gippabile usufruibile solo da chi è in possesso di uno speciale permesso e delle chiavi per la sbarra d'accesso. Ovviamente per chi non ne è in possesso l'escursione inizierà obbligatoriamente da qui.
Noi percorriamo la strada (silvo-agro-pastorale) per circa 4 km prestando attenzione verso metà percorso a non imboccare la deviazione sulla destra che porterebbe agli alpeggi verso la Val Bognanco.
La gippabile (in pessime condizioni) finisce in una radura all'Alpe Pradurino (1351m) o come la chiamano i locali La Pianzascia dove finalmente lasciamo la macchina e iniziamo la nostra escursione.
Oggi 02 giugno festa della Repubblica, la nostra guida ci porta a festeggiare nella sua baita dove da generazioni la sua famiglia ha allevato bestiame, coltivato la terra e sfalciato i prati.
La cosa più bella di oggi è vedere la gioia negli occhi di questa persona nel ripestare quei sentieri che l'hanno visto bambino.

Mettiamo gli zaini in spalla e partiamo, il sentiero si immerge subito nel bosco lasciando alcune baite dell'Alpe Pradurino sulla destra, la gita odierna è abbastanza semplice e si svolge più che altro in lunghezza che in dislivello.
Il sentiero avanza in leggera ascesa e sulla costa della montagna, in qualche squarcio del bosco possiamo vedere dall'altra parte della valle le creste che dividono la Valle Antrona dalle Valle Anzasca.
Dopo circa 10 min/15 min arriviamo ad un piccolo belvedere caratterizzato da una croce in ferro, che si dice sia stata posata in memoria di un escursionista caduto durante lo svolgimento dell'Autani,
processione annuale che percorre tutto il periplo della Valle Antrona e che pare affondare le sue radici in credenze pagane che si perdono nella notte dei tempi.

Il sentiero prosegue sempre all'interno di un fitto bosco dominato dalle betulle, superando alcuni semplici guadi di ruscelli che scendono dai fianchi della Testa dei Rossi.
Superato un tratto di sentiero leggermente più impegnativo approdiamo all'Alpe Ortighe (1419m) (35/40 min) dove vi sono alcune baite ben ristrutturate e dove sostiamo per alcuni minuti in compagnia dei proprietari di una di queste baite che ci offrono gentilmente il caffè.
Da questo bell'alpeggio in giornate serene si vede distintamente la sagoma del Mont'Orfano e il lago Maggiore nella parte terminale del golfo Borromeo.
Riprendiamo il cammino, il sentiero sempre in traverso effettua un paio di sali e scendi nel bosco che ormai si fa più rado ed in breve raggiungiamo l'Alpe Casaravera (1425m) (50/60 min).

La nostra guida si affretta ad aprire "casa" ed accendere il fuoco mentre noi facciamo un po' di pulizia e togliamo il pranzo di festa dagli zaini.
In attesa del pranzo girovaghiamo nei dintorni, purtroppo, a pochi metri saltano agli occhi i resti di una baita bruciata dolosamente poco tempo fa, dove viveva tutto l'anno una signora di origini tedesche che si era impegnata nelle opere di ristrutturazione. Chissà perchè fanno queste cose??
Scendendo nella radura sottostante attira immediatamente l'attenzione una sorta di piattaforma circolare creata con sassi del posto.
Per la spiegazione ci viene in soccorso il padrone di casa, che ci racconta essere il punto dove la comunità buddista residente all'Alpe Bordo, che noi abbiamo visitato, monta una particolare tenda per raccogliersi in meditazione una volta all'anno.

Dal centro di questa radura possiamo spaziare con lo sguardo, alle nostre spalle la Testa dei Rossi (2026m) su quali pendici Casaravera è costruita.
Verso ovest in direzione dell'alta Valle Antrona vediamo sul lato opposto del Vallone di Balmel che scende dal Pizzo Ciapè (2186m) proprio di fronte a noi l'Alpe Cavallo.

Dal lato opposto oltre il torrente Ovesca che scorre impetuoso a fondo valle vediamo tutta la linea di cresta che corre dal Pizzo Castello sino al Pizzo del Ton e oltre, dividendo la Valle Antrona dalla Valle Anzasca.

Finalmente il pranzo è pronto, diamo fondo a tutte le leccornie di festa, quindi ci godiamo un po' di sole e relax.

Facciamo ritorno per lo stesso tragitto dell'andata all'Alpe Pradurino (1351m) (1.30/2.00 h).
Gita alla portata di tutti anche con pochissimo allenamento che richiede un minimo di attenzione nell'orientamento perchè svolta quasi interamente all'interno del bosco.

 

Grazie agli escursionisti di giornata Remo, Angela, Barbara e Dario.

 

 

[HOME] [FORUM] [CHI SIAMO] [ITINERARI] [LINK] [CONTATTI] [GALLERIA]

Sito ottimizzato per una risoluzione di 800X600 e testato con Explorer 6 e Netscape 7
Copyright © 2003 ScioccoBlocco realizzato da Bilbo